Sul territorio della città di Ostia vive ancora un piccolo nucleo dei primi atleti paralimpici italiani oggi 70-80enni. Approdati giovanissimi al Centro per paraplegici dell’Inail diretto dal dottor Antonio Maglio tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, hanno rimesso in moto le proprie vite attraverso lo sport...
Il loro legame con l’Inail permane ancora molto forte e rappresenta un chiaro esempio del forte valore sociale delle azioni di reinserimento portate avanti dall’Istituto.
Il patrimonio di memorie, ricordi, narrazioni del gruppo di Ostia è inestimabile: una memoria sui primordi dello sport paralimpico.
Da allora l’interesse dell’Inail per lo sport come terapia si è consolidato e sono tanti i campioni paralimpici “emersi” dalle fila degli infortunati seguiti dall’Istituto. Persone che ora, come allora, hanno trovato nello sport una ragione forte per ricominciare, incoraggiati e sostenuti dalle sedi regionali di appartenenza, dai comitati regionali paralimpici e dal Centro Protesi di Vigorso di Budrio. Un filo rosso che dalla fase pionieristica di Ostia ci conduce fino alle Olimpiadi di Rio de Janeiro – 7-18 settembre 2016 – quando la Nazionale italiana porterà oltreoceano atleti consumati e stelle nascenti di questa nuova stagione paralimpica.