Musica, maestro!

Li chiamavano i Maglio’s boys e insieme avevano formato l’orchestra del Centro Paraplegici di Ostia. Con le loro note rallegravano i momenti ufficiali e quelli di festa, perché l’idea di base era che anche lo svago e il relax facevano parte della vita. Non solo sport, dunque, ma anche tutto ciò che poteva contribuire all'integrazione e alla creazione di un vivere sociale a tutti gli effetti. Al centro del giardino c’era una piccola costruzione, chiamata la capanna della musica, ed era lì che si suonava e si provava. Di quel periodo rimangono solo poche registrazioni, tra cui la “Marcia del Centro paraplegici” e una canzone inedita scritta e cantata dallo stesso dottor Antonio Maglio. Le fotografie in queste pagine trasmettono l’allegria e il trasporto di quei momenti, confermando il protagonismo dei pazienti. E rivelano un ulteriore aspetto inedito di una storia tutta da raccontare.