Cronistoria

Anni ’60: ai Giochi internazionali di Stoke Mandeville1948

Nella città di Stoke Mandeville, alle porte di Londra, il neurochirurgo inglese Ludwig Guttmann avvia un gruppo di reduci di guerra maschi e femmine, affetti da lesioni al midollo spinale, alla pratica dello sport agonistico. Il 28 luglio di quello stesso anno, in contemporanea alla cerimonia di apertura della XIV edizione delle Olimpiadi nello stadio olimpico di Londra, si disputano i primi Giochi per disabili di Stoke Mandeville.

1952

Con la partecipazione di una squadra di veterani di guerra olandesi ai Giochi di Stoke Mandeville nasce il movimento internazionale paralimpico. Nello stesso anno si costituisce l’International Stoke Mandeville Games Federation, che prevede l’affiliazione dei soli atleti paraplegici.

1956

Il Comitato olimpico internazionale (Cio) riconosce ufficialmente i Giochi internazionali per disabili.

1957

L’Inail inaugura il Centro paraplegici di Ostia “Villa Marina”, con 38 degenti e 100 posti letto. Antonio Maglio, in qualità di primario e direttore sanitario della struttura, introduce la pratica della sport-terapia.

Giochi paralimpici di Roma ’60: la squadra Inail sfila in campo1960

Grazie all’impegno dell’Inail e alle sollecitazioni di Antonio Maglio, si svolge a Roma la prima Paralimpiade della storia. Anche se ufficialmente non si tratta di Giochi Paralimpici veri e propri, ma della nona edizione dei Giochi internazionali di Stoke Mandeville – riconosciuti come Giochi paralimpici estivi solo nel 1984 –, la manifestazione ha luogo due settimane dopo la chiusura delle Olimpiadi, negli stessi impianti dedicati agli atleti olimpionici. Vi partecipano 400 atleti in carrozzina, provenienti da 21 Paesi.

1961

L’Onig (Opera nazionale invalidi di guerra) istituisce ufficialmente la prima squadra sportiva di invalidi di guerra. Gli allenamenti si svolgono a L’Oasi, un centro residenziale sulla via Ardeatina di Roma.

1964

Nasce l’Isod (International sport organization for the disabled), presente in 16 Paesi in rappresentanza degli atleti amputati o con altre disabilità, compresi gli atleti nani. Nello stesso anno ai Giochi internazionali di Stoke Mandeville, a posteriori riconosciuti come Giochi paralimpici di Tokio (Giappone), partecipano 390 atleti di 22 Nazioni diverse. L’Italia è presente con due rappresentanze di atleti: quella dell’Inail e quella dell’Onig.

1968 - Tel Aviv, Uber Sala e Roberto Marson tra gli atleti italiani

1968

Diversamente dalle due precedenti edizioni, i Giochi internazionali di Stoke Mandeville – successivamente riconosciuti come Giochi Paralimpici – si disputano a Tel Aviv (Israele) anziché a Città del Messico. Vi partecipano 750 atleti di 29 Nazioni.

1972

I Giochi internazionali di Stoke Mandeville si tengono a Heidelberg (Gemania), ospitati nello stesso paese ma non nella stessa città dei Giochi Olimpici, che si svolgono a Monaco di Baviera. In campo 1.004 atleti provenienti da 44 Nazioni. Nello stesso anno il Centro paraplegici di Ostia passa sotto la competenza dell’amministrazione regionale.

1974

In Italia nasce l’Anspi (Associazione nazionale per lo sport dei paraplegici). Lo scopo è di promuovere e sviluppare lo sport degli atleti disabili. Viene eletto presidente Roberto Marson.

1976

Gli atleti ciechi e amputati vengono ammessi ai Giochi internazionali di Stoke Mandeville che si disputano a Toronto, in Canada, dopo la chiusura dei Giochi Olimpici a Montreal. Gli atleti sono 1.600 e arrivano da 42 Nazioni. Nello stesso anno si tengono i primi Giochi invernali a Ornskoldsvik (Svezia).

1980

In Italia viene costituita la Fisha (Federazione italiana sport handicappati). Vi confluiscono l’Anspi, la Fssi (Federazione sport silenziosi d’Italia, fondata nel 1929) e la Fics (Federazione italiana ciechi sportivi, nata nel 1980). Il presidente è ancora Roberto Marson. Nello stesso anno gli atleti ciechi e amputati vengono ammessi Giochi internazionali di Stoke Mandeville ospitati ad Arnhem (Olanda), a migliaia di chilometri dai Giochi Olimpici di Mosca. A competere 2.500 atleti di 42 Nazioni.

1981

Il Coni riconosce la Fisha come federazione aderente.

123691984

Il Comitato olimpico internazionale approva ufficialmente la denominazione di Giochi Paralimpici. Ma mentre le Olimpiadi si svolgono a Los Angeles, le Paralimpiadi si tengono in due sedi diverse: New York (Stati Uniti) per cerebrolesi, disabili visivi e amputati, Stoke Mandeville (Inghilterra) per gli atleti su sedia a rotelle. La partecipazione complessiva conta 4.080 atleti da 42 Nazioni.

1987

L’Icc (International coordinating committee of world sports organisations for the disabled) cambia il suo nome in Ipc (International paralympic committee). Ha come scopo la supervisione e il coordinamento di Giochi paralimpici e di altre competizioni degli atleti disabili, tra cui i campionati mondiali e regionali.

1988

Con l’ottava edizione di Seul (Corea) i Giochi Paralimpici si riunificano definitivamente a quelli Olimpici. A prendervi parte 3.053 atleti di 61 Paesi.

1990

Le tre federazioni sportive che compongono la Fisha confluiscono nella Fisd (Federazione italiana sport disabili).

1996

Il Comitato internazionale sport silenziosi esce dalla Fisd.

logo CIP - Comitato Italiano Paralimpico2003

La Fisd diventa Comitato italiano paralimpico (Cip), assumendo compiti, prerogative e struttura organizzativa analoghi al Coni.

2015

Il 4 agosto il Senato approva il disegno di legge 1577-B; l’articolo 8 prevede lo scorporo del Cip dal Coni e il suo riconoscimento quale ente autonomo di diritto pubblico.